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Mercutia Frozeneye Borgia du'Valois


ETA': 53

CARATTERE: Il soprannome Frozeneye se l'è guadagnato solo in parte per il colore dei suoi occhi, oltre a quello infatti il gelo che emana il suo sguardo rispecchia un comportamento giudicato da alcuni addirittura inumano: evita con cura il contatto con altre persone a meno che non sia necessario per il suo ruolo, non parla mai di cose personali e non nasconde il disgusto per i sentimentalismi, che liquida con poche taglienti battute. Mette spesso in soggezione i suoi interlocutori fissandoli dritto negli occhi e parlando lentamente come se misurasse ogni parola, alcuni sostengono che il disagio così provocato le dia un gran piacere, ma non lo dà a vedere.
Pretente stima dagli altri, non di piacere e per questo non ha mai dato segno di essere infastidita dalle numerose voci anche denigranti sul suo conto.
Chi conosce la sua storia riesce però a rendersi conto di quanta tristezza celino in realtà quegli occhi e quel comportamento gelidi e a notare piccoli gesti che sembrano riflessi incondizionati d'irascibilità frenata da una rigida razionalità e da un autocontrollo giudicato eccessivo persino da fratelli e sorelle della sua stessa Ajah.
Accanita bevitrice, diventa di ottima compagnia se ubriaca; ama sfidare i custodi a duello con il fioretto, vecchia reminescenza di gioventù; e adora andare a cavallo.

ASPETTO FISICO: E' alta e slanciata, con lunghi capelli neri che cadono in morbidi ricci fino a metà della schiena spesso raccolti in una lenta coda di cavallo, la carnagione è scura, tipica della gente nata sulla costa dello Stedding Daiting. I lineamenti del volto sono duri e accentuati dal fatto che tende spesso ad irrigidire la mascella come se trattenesse scatti d'ira. Gli occhi che le hanno valso il soprannome di Frozeneye sono di un celeste pallidissimo, davvero il colore del ghiaccio e quello sinistro è attraversato per tutta l'iride da una venatura rossa che sembra una saetta, segno di un trauma passato... lo stesso che le ha anche lasciato una brutta cicatrice sul fianco sinistro.
Odia il freddo, per assurdo, e usa il potere per non sentirlo, motivo per cui raramente indossa abiti pesanti, a meno che non sia in missione fuori in inverno, cosa che in genere evita. E' ormai noto il suo abbigliamento elegante ma sobrio, studiato in piccoli dettagli che la identificano sempre come facente parte dell'ajah viola e che valorizzano il suo fisico, senza però dare l'idea di mettersi in mostra.

ALTRO: La storia di Mercutia Sedai comincia allo Stedding Daiting quando all'età di 23 anni, Zini Sedai riscontra nella ragazza la scintilla innata e contatta la Nuova Torre per farla venire a prendere.
Si presentò dopo poco tempo Sabyt Sedai accompagnata dal suo giovane custode, Tia'kon Mamba, nato e vissuto al villaggio fino a dieci anni prima, quando era partito per diventare un soldato al servizio della Nuova Torre. Tia ricordava Mercutia come un maschiaccio di bambina a cui aveva insegnato a tirare di scherma mentre tutte le sue coetanee giocavano con le bambole, ora si trovava davanti una donna che avrebbe faticato a riconoscere se non che quegli occhi non potevano essere di nessun'altra. Il giorno stesso del loro arrivo, si presentò al villaggio anche un'altra Aes Sedai, Trayu, che inaspettatamente si mise al comando del rientro ad Asygart, con la piena accondiscendenza delle altre due che pur si erano mostrate scettiche nei suoi confronti in un primo momento. Una volta usciti dall'altra parte del passaggio aperto da Trayu, la stessa non diede il tempo a Zini e Sabyt di chiederle spiegazioni sul fatto che quella non fosse l'isola di San'Myr, ma nel giro di pochissimi istanti le attaccò con flussi d'aria e fuoco fino ad ucciderle. Il contrattacco si risolse in poca cosa, tra le due Aes Sedai prese alla sprovvista e Tia reso presto inoffensivo dal dolore per il legame spezzato, ma quel poco bastò a Mercutia per recuperare abbastanza lucidità da prendere la spada dalle mani del ragazzo e trafiggere Trayu a morte.
Col tempo e le cure di Mercutia, Tia si riprese e affrontò insieme alla ragazza le difficoltà del viaggio verso San'Myr, che coincideva anche con la fuga dall'Ajah Nera, che aveva attuato un piano di recupero delle selvatiche per condurre su di loro esperimenti sulla contaminazione indotta del Morbo.
Erano passati quasi 4 mesi dalla loro partenza dalla zona vinico alla Macchia dove Trayu li aveva portati, i due si erano lasciati andare ai sentimenti che da tempo provavano e finalmente avevano raggiunto un porto dove una nave li avrebbe portati fino a San'Myr quando, dopo alcuni giorni di febbre alta, Tia mostrò gli inequivocabili segni del contagio: mentre ancora era abbastanza lucido da capire cosa stava accadendo, senza però riuscire a fermarsi, il suo corpo, preda del Morbo Nero, aggredì Mercutia nel cuore della notte, mentre i due dormivano in un deposito merci del porto. La ragazza, incredula, quasi non si difese in un primo momento e si lasciò colpire riportando una ferita all'addome, sul fianco sinistro; caduta poi a terra, raccolse la spada e la puntò al petto dell'uomo che amava mentre lui le balzava addosso per darle il colpo di grazia, che invece fu fatale a lui.
Mercutia fu trovata l'indomani all'alba sotto il corpo in metamorfosi dell'uomo che aveva amato, silenziosa lasciava solo sgorgare le lacrime dagli occhi, uno dei quali, il sinistro, era iniettato di sangue; non disse una parola per spiegare l'accaduto, nemmeno all'Aes Sedai che la curò e la scortò alla Nuova Torre appena si fu rimessa in forze. Il nome di quella donna era Bradamante, ex Adunante ed ex Sacerdotessa dell'Ajah Viola, ritiratasi per età: pur con i capelli completamente bianchi, la donna più bella e fiera che Mercutia avesse mai incontrato.
Alla Nuova Torre fu sottoposta per volere di Bradamante, che nonostante la prolungata lontananza godeva ancora di una notevole influenza addirittura sul Consiglio, ad un test speciale per misurare le sue capacità nell'uso del Potere, quindi fu direttamente eletta Ammessa per l'elevato potenziale dimostrato anche se quasi interamente concentrato solo nei flussi di fuoco e spirito. Affidata ad uno speciale addestramento da parte della matura Aes Sedai, che per lei aveva deciso di ristabilirsi alla Torre, si guadagnò in pochi anni lo scialle, ovviamente quello viola, e anche una serie piuttosto fantasiosa di voci sulla sua stretta relazione con Bradamante.
Nonostante il rispetto guadagnatosi alla Torre per le sue capacità e l'impegno dedicato agli obiettivi della sua Ajah in modo particolare, che presto la elesse Sacertodessa, il suo comportamento passò col tempo da triste a tetro, poi, con il ritiro dalla Torre di Bradamante, l'unico giorno in cui Mercutia fu vista piangere in pubblico, divenne la maschera glaciale che le valse il nomignolo di Frozeneye.

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